Se qualcuno ti chiede perché nella tua azienda ogni giorno si fa quel che si fa: cosa rispondi? E se la stessa domanda la fa ai tuoi collaboratori: cosa rispondono?
Questo perché è esattamente ciò che chiamiamo visione.
La visione è come l’orizzonte: non è un punto d’arrivo, ma una direzione verso cui tendere, sapendo che ad ogni passo si sposta un po’ più in là.
La visione non serve per “arrivare”, ma per tenere il passo con coerenza e senso, in un contesto dove tutto si muove in modo sempre più veloce e imprevedibile – mercati, tecnologie, persone, interi sistemi ed ecosistemi.
Immaginare il futuro: il potere dell’osservazione intenzionale
“Se puoi immaginarlo, puoi farlo”. Non è sempre vero. Non dipende sempre e solo da te, ci sono eventi che, con tutto il genio e le risorse tu possa avere, non li puoi governare. Ma è vero che ciò che si riesce ad immaginare con chiarezza ha più probabilità di realizzarsi. Lo dice anche la scienza.
Nella fisica quantistica, una particella esiste in una sovrapposizione di stati finché non viene osservata. Solo in quel momento “collassa” in una realtà concreta. Allo stesso modo, una visione chiara e condivisa funziona come un’osservazione consapevole: tra le infinite traiettorie possibili, ti permette di orientarti verso una precisa. La tua.
Non si tratta di magia, ma di risorse ed energie investite con intenzione. La visione è un atto di realtà anticipata: decidi oggi cosa coltivare, come lavorare, con chi condividere il percorso, sulla base di ciò che vuoi essere nel futuro. E così, cominci a esserlo davvero.
La visione non è uno slogan
La visione non è una frase a effetto da scrivere sul sito aziendale, per comunicare un obiettivo ambizioso o per un messaggio motivazionale.
Una visione autentica è ben altro: è la rappresentazione concreta di dove vogliamo andare come organizzazione, che cosa vogliamo generare nel tempo e in che modo.
Come un giardiniere sa quale tipo di paesaggio vuole creare – un orto produttivo, un giardino ornamentale o uno spazio selvatico – anche chi guida un’impresa deve avere in mente l’immagine del futuro a cui tende.
Una visione efficace nel guidare l’evoluzione sostenibile di un’impresa è:
- coerente – rispecchia i valori e le scelte concrete dell’organizzazione.
- condivisa – costruita insieme, non solo comunicata dall’alto.
- ambiziosa – abbastanza sfidante da nutrire la voglia di migliorarsi e auto-motivarsi continuamente.
Se manca di anche solo una di queste caratteristiche, resta una bella frase scollegata dalla realtà.
Nei momenti di crisi avere una visione chiara è ancora più importante
Ogni impresa attraversa fasi difficili: mercati instabili, crisi settoriali, pressioni economiche.
È proprio in quei momenti avere una visione solida può salvare l’impresa, trasformandosi in un punto fermo nel caos, una bussola che orienta le priorità, aiuta a distinguere ciò che va mantenuto da ciò che può essere trasformato o addirittura eliminato. Riduce il rischio di venire risucchiati dal vortice degli eventi e di agire guidati dalla paura.
Una visione solida rafforza la motivazione, riduce la frammentazione e dà senso anche alle scelte più difficili.
I sintomi e i rischi del fare impresa senza visione
Fare impresa senza una visione è come lasciarsi trasportare dalla corrente della folla, sperando che porti a una via d’uscita, quando potrebbe invece portarci in un vicolo cieco.
Alcuni segnali tipici dell’assenza di una visione chiara e condivisa sono:
- Iniziative che si accendono e si spengono senza continuità
- Collaboratori disorientati, che non capiscono il senso del loro contributo
- Investimenti frammentati, che non generano valore sistemico
Quando manca una visione, il rischio è che si passino le giornate a correre dietro alle urgenze (generalmente definite da altri) invece di guidare il cambiamento.
Avere una visione è un processo non basta un'illuminazione
Una visione può nascere da un’intuizione, ma per diventare solida, deve passare attraverso un processo di condivisione con il team, confrontandosi sui valori dai quali vogliamo essere guidati e facendo chiarezza su chi siamo e chi vogliamo diventare.
Le macro-domande da farsi per definire una visione efficace e sostenibile sono tre:
Dove vogliamo andare?
Con chi ci vogliamo andare?
Come vogliamo arrivarci e nel rispetto di quali valori?
Esistono sempre più strumenti, approcci e metodi per accompagnare questo processo– tra cui il coaching, che può rivelarsi particolarmente efficace – ma quel che davvero conta è la capacità di creare spazi di dialogo autentici, dove le persone possano partecipare, riconoscersi e contribuire alla visione comune, senza temere i conflitti e le dissonanze, che sono indispensabili e arricchiscono il processo se gestite in modo costruttivo.
Una visione così costruita è più solida perché nasce dalla consapevolezza e si nutre di una responsabilità condivisa.
Come la visione genera cultura aziendale
Una visione forte genera cultura: orienta le scelte, ispira comportamenti, crea coerenza.
Quando è vissuta e non solo scritta nella home page del sito web o nella prima pagina del company profile, la visione aiuta a distinguere ciò che è in linea con il nostro scopo e ciò che non lo è.
In un’organizzazione “sana”, le persone non si orientano solo con le regole, ma anche con l’intuizione profonda del perché fanno quello che fanno.
E questa è forse la forza più grande di una visione autentica: dare significato all’azione quotidiana anche quando sembra perdere di senso.
In conclusione
Avere una visione chiara non ti darà la certezza che la tua impresa avrà successo. Ci sono fattori esterni che non potrai mai prevedere o controllare. Significa sapere che tipo di futuro vuoi costruire, con quali persone, e quali valori vuoi portare avanti.
Quando la visione aziendale è chiara, coerente e condivisa, diventa una guida concreta per ogni scelta: strategica, organizzativa, relazionale.
E proprio a partire da una visione chiara che puoi iniziare a costruire la cultura aziendale che la sosterrà nel tempo. Una cultura che non si scrive solo nei documenti e nel web, ma si coltiva giorno dopo giorno, nelle intenzioni, nelle decisioni e nelle relazioni.
Nel prossimo articolo parleremo proprio di questo: di come coltivare la cultura aziendale e farla diventare il vero motore della sostenibilità della tua impresa.
Photo credits: Todd Trapani | Unsplash.