Prospettive | inDitta
Il blog che prova a dare una risposta a questa domanda: di cosa stiamo parlando quando parliamo di Management in una piccola o media impresa?
Attraverso riflessioni, testimonianze e approfondimenti esploreremo questo tema da due prospettive differenti ma complementari: quella del manager e quella dell’imprenditore.

Davvero mi serve un manager?
Da quando la tua azienda era solo un’idea, ogni decisione, ogni scelta, ogni problema è passato attraverso di te. Non solo perché fosse necessario, ma perché era giusto così. Il controllo, la capacità di avere il polso della situazione in ogni momento, la soddisfazione di vedere le cose funzionare grazie al tuo impegno diretto sono stati la tua benzina, la tua spinta quotidiana. Eppure, oggi, forse un po’ più stanco o stanca di allora, potresti sentire nella tua testa il rumore di una domanda che fino a poco tempo fa non avresti mai pensato di porti: mi serve un manager? Il peso della crescita Nessuno meglio di te sa che, quando si avvia un’impresa, tutto è nelle mani dell’imprenditore o dell’imprenditrice. A volte è un’impresa a quattro, sei, dieci mani, se sei in società con altri. Ma è comunque sulla scrivania o sui tavoli da lavoro di chi le ha dato vita che si accumulano decisioni, problemi, urgenze. Sei tu (siete voi) il punto di riferimento per clienti, fornitori, collaboratori. E soprattutto per quelle situazioni che sembrano non avere soluzione, ma alle quali una soluzione va trovata. Non è forse questo il lato più affascinante del fare impresa? Poi l’azienda

Essere manager in una PMI
Una prospettiva di carriera senza la promessa di poter salire in alto, ma con l’opportunità di poterti immergere molto in profondità. Dalle mie esperienze dirette e indirette con le PMI ho imparato che essere manager in una realtà aziendale medio-piccola, prima ancora di una professione, è un percorso di sviluppo personale che si intreccia con le sfide e le ambizioni di chi ha creato l’azienda. Per poter ricoprire questo ruolo con soddisfazione serve una connessione profonda con la realtà aziendale, quasi al pari di quella dell’imprenditore. Dico quasi, perché se tu sei il manager non sei l’imprenditore. Questa è la prima cosa da tenere a mente. Il tuo ruolo di manager è complementare a quello dell’ imprenditore, puoi fare le sue veci ma non sostituirlo, neppure quando lui o lei è molto capace di delegare e in sua assenza ti trovi ad essere il primo punto di riferimento per l’azienda. Del resto, se l’imprenditore ti ha voluto al suo fianco non è perché aveva bisogno di un altro imprenditore, se avesse avuto bisogno di un altro imprenditore avrebbe cercato un socio o un partner in affari. I motivi per i quali ti ha cercato possono essere tanti, ma quasi tutti riportanto